Primo soccorso: i droni fanno la differenza
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immagine: Test nella Gola del Bletterbach (Alto Adige, Italia)vedere di più
Credit: Eurac Research/Annelie Bortolotti
Il team guidato da Eurac Research ha simulato 24 missioni in diverse località della gola del Bletterbach. Sono stati scelti i luoghi in cui, secondo le segnalazioni del Soccorso alpino dell'Alto Adige, negli ultimi dieci anni si sono verificati effettivamente degli incidenti. Dalle lesioni traumatiche come fratture e lussazioni alle contusioni, le condizioni nella gola sono ideali per testare l'uso dei droni nella localizzazione e nel fornire il primo soccorso alle persone ferite in terreni di difficile accesso. Michiel van Veelen, medico d'urgenza dell'Eurac Research, spiega: "Qui è particolarmente difficile localizzare i feriti. I cellulari non hanno ricezione e la zona è di difficile accesso".
I test
I test hanno confrontato i tempi di risposta con e senza i droni e allo stesso tempo hanno registrato le funzioni vitali delle squadre di soccorso come la frequenza cardiaca e respiratoria, la temperatura cutanea e le curve ECG. «I dati forniscono informazioni sullo stress a cui siamo esposti tutti», spiega Giacomo Strapazzon, direttore dell'Istituto per la medicina d'urgenza in montagna dell'Eurac Research. "Vogliamo sapere se le operazioni di salvataggio assistite da droni danno effettivamente alle persone coinvolte un maggiore senso di efficienza e sicurezza." Per questa valutazione, i soccorritori hanno dovuto compilare un questionario prima e dopo l'operazione.
Oltre alla telecamera, i droni possono trasportare anche piccoli pacchi contenenti radio, coperte termiche, dispositivi di protezione individuale e generi di primo soccorso che vengono consegnati vicino al luogo dell'incidente.
Giacomo Strapazzon evidenzia i principali vantaggi dell'utilizzo di un drone: una rapida localizzazione del luogo dell'incidente e l'utilizzo della telemedicina. Infatti, una volta che il pacco è arrivato nelle vicinanze dell'infortunato, i primi soccorritori possono già iniziare i soccorsi grazie alle istruzioni che ricevono via radio dal personale del 112.
Risultati
I risultati dello studio sono ora disponibili come pubblicazione sul prestigioso American Journal of Emergency Medicine. Dopo la valutazione sono emersi i seguenti dati: nelle missioni supportate dai droni il tempo necessario per localizzare la vittima è stato ridotto del 30%. Anche il tempo medio necessario per iniziare il trattamento è stato ridotto in media del 30 % grazie ai droni. Ciò era particolarmente vero per i casi di lesioni traumatiche e arresto cardiaco, dove il tempo guadagnato può essere fondamentale per la sopravvivenza.
In caso di maltempo
Non sempre però i droni sono infallibili, e lo hanno dimostrato le 4 missioni fallite per problemi tecnici. Per questo motivo sono stati coinvolti nel progetto anche ingegneri elettronici con l’obiettivo di sviluppare ulteriormente la tecnologia dei sensori dei droni per localizzare più rapidamente le vittime in condizioni meteorologiche avverse o avverse.
In un progetto di follow-up recentemente approvato (finanziato dal Fusion Grant della Fondazione Cassa di Risparmio), medici di emergenza e ingegneri elettrici di Eurac Research stanno collaborando con la start-up MAVTech con sede nel NOI Techpark per sviluppare un drone di primo soccorso per casi di problemi cardiaci arresto in zone montane. A tale scopo questi droni sono dotati di un defibrillatore che può essere facilmente maneggiato da chiunque.
A Stoccolma tali droni sono già stati testati con successo in città, afferma Michiel van Veelen.
"In caso di arresto cardiaco, il passaggio dalla vita alla morte è solo questione di minuti, e in Alto Adige si registrano in media 50 arresti cardiaci all'anno in zone difficili da raggiungere", spiega ulteriormente van Veelen.
Sono disponibili tutti i dati (compresi i tempi) di diverse precedenti missioni di salvataggio per arresto cardiaco realmente avvenute in aree montuose e con queste informazioni si stanno svolgendo rievocazioni con un drone per il progetto successivo. Per equipaggiare queste tecnologie di salvataggio aereo per tutte le condizioni atmosferiche, i droni dell'azienda MAVTech sono stati esposti a condizioni estreme nel terraXcube e adattati di conseguenza, rendendo possibile il loro utilizzo futuro anche in condizioni meteorologiche avverse.