Papa Francesco dona al presidente ucraino una scultura raffigurante un ramoscello d'ulivo
By Linda Bordoni
L'auto di Volodymir Zelenskyj è stata scortata in Vaticano pochi minuti dopo le 16:00, ora locale, di sabato, e il presidente ucraino è stato accolto nel Palazzo Apostolico per il suo incontro con Papa Francesco.
"È un grande onore", ha detto Zelenskyj al Papa che lo ha ringraziato per la sua visita.
I due leader hanno dialogato a lungo aiutati da un traduttore, padre Marko Gongalo, sacerdote polacco che lavora presso la Segreteria di Stato.
L'incontro, durato circa 40 minuti, è stato incentrato sulla situazione umanitaria e politica in Ucraina a seguito della guerra in corso.
Il Santo Padre ha assicurato al Presidente la sua costante preghiera, testimoniata dai suoi numerosi appelli pubblici e invocazioni al Signore per la pace.
Hanno concordato sulla necessità di continuare a fornire aiuti umanitari alla popolazione, e il Papa ha sottolineato, in particolare, la necessità di "gesti di umanità" verso i più fragili, le vittime innocenti del conflitto.
Come è consuetudine, i due leader si sono scambiati dei doni.
Papa Francesco ha donato al presidente Zelenskyj una scultura in bronzo che rappresenta un ramoscello d'ulivo, simbolo di pace. Gli ha anche regalato il Documento del 2019 sulla fraternità umana per la pace mondiale e la convivenza comune, redatto dal Papa e dal Grande Imam di Al-Ahzar, Ahmad Al-Tayyeb; un libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020 e un volume dal titolo “Un'enciclica sulla pace in Ucraina”.
Da parte sua, il presidente ucraino ha portato al Santo Padre un'opera d'arte realizzata con una lastra antiproiettile e un dipinto intitolato "Perdita" sull'uccisione dei bambini durante il conflitto.
A quasi 15 mesi dall'attacco di Mosca a Kiev, la visita pomeridiana in Vaticano si è svolta all'interno di un viaggio diplomatico del leader ucraino che sabato mattina ha incontrato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella prima di un pranzo di lavoro con la Premiere Giorgia Meloni.
In un comunicato diffuso dalla Sala Stampa della Santa Sede si legge che, dopo l'incontro con il Papa, il presidente Zelenskyj ha incontrato successivamente l'arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati e le organizzazioni internazionali della Segreteria di Stato.
"Durante i cordiali colloqui con SE Mons. Gallagher, l'attenzione si è concentrata innanzitutto sull'attuale guerra in Ucraina e sulle urgenti preoccupazioni ad essa associate, in particolare quelle di carattere umanitario, nonché sulla necessità di proseguire gli sforzi per raggiungere la pace," Si legge nel comunicato, aggiungendo che "L'occasione è stata propizia anche per discutere alcune questioni bilaterali, riguardanti soprattutto la vita della Chiesa cattolica nel Paese".
Si tratta del secondo incontro tra Papa Francesco e il presidente ucraino, giunto brevemente a Roma l'8 febbraio 2020 e ricevuto dal Pontefice nel Palazzo Apostolico, prima dell'invasione totale dell'Ucraina da parte della Russia.
In quell'occasione, avvenuta a meno di un anno dalla vittoria elettorale di Zelenskyj, il Papa aveva donato al presidente una medaglia raffigurante San Martin de Tours e aveva espresso l'auspicio che il santo potesse proteggere il popolo ucraino che già soffriva la guerra nell'est regioni del paese.
Zelenskyj ha avuto colloqui anche con il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, e con l'arcivescovo Paul Gallagher, segretario per i rapporti con gli Stati e le organizzazioni internazionali.
In quell'occasione, si legge in un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede, i colloqui si sono concentrati sulla situazione umanitaria e sulla ricerca della pace nel contesto del conflitto che colpisce l'Ucraina dal 2014.
In quell'occasione si era auspicato che tutte le parti coinvolte dimostrassero la massima sensibilità ai bisogni della popolazione colpita dalla violenza e “impegno e coerenza nel dialogo”.
Dall’attacco russo all’Ucraina del 24 febbraio 2022, ci sono state diverse telefonate tra Papa Francesco e il presidente Zelenskyj.
Il primo è avvenuto il 26 febbraio 2022, due giorni dopo l’inizio della guerra. In quell’occasione Papa Francesco ha espresso al Presidente il suo “profondo dolore per i tragici eventi accaduti nel suo Paese”.